La settimana appena trascorso ha portato noi Desperados a parlare di una cosa per ora alquanto astratta, ossia la fortuna.
Uno di noi ha avuto una giornata ai limiti dell'impossibile, fantozziniana, oserei dire.
Un altro il giorno stesso del discorso (sabato) ha sfidato l'impossibile con una serie di sfighe cosmiche da romanzo.
Proprio lui ha fatto un'ipotesi... la fortuna esiste.
La sfiga invece no. Perchè?
Beh, la fortuna stà al calore come la sfortuna stà al freddo. Il freddo non esiste, è solo una mancanza di calore. E il calore, l'energia, è sempre la stessa, sulla terra.
Stessa cosa la fortuna... un'energia in una certa dose, che si trasferisce da persona a persona, da cosa a cosa. Quindi una cosa "fisica", esistente, e non una specie di intervento divino.
Che funzioni come il calore? Che, vicino a qualcuno con poca fortuna, questa passi a lui con qualche trasmissione?
D'altro canto, questa teoria (che non è propriamente una cazzata, e ciò è preoccupante) include il fattore, terribile, che di base siamo tutti sfigati.
O meglio, senza fortuna...
Al prossimo post, per i miei pensieri (che valgono qualche centesimo, spero...)
lunedì 21 gennaio 2008
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